Questo libro “Nonno raccontami… ti leggerò” nasce da un progetto educativo e affettivo che abbiamo curato come insegnanti, con l’obiettivo di riscoprire e valorizzare il tesoro immenso che i nonni rappresentano per i nipoti. Le storie raccolte, tramandate di generazione in generazione, non sono solo racconti di tempi lontani, ma testimonianze vive di esperienze, valori e insegnamenti che ancora oggi parlano al cuore dei più giovani.
Il legame tra nonni e nipoti è unico e prezioso: è un filo che unisce passato e presente, che porta con sé la saggezza e l’amore accumulato negli anni. Rappresenta un viaggio nel tempo attraverso il racconto orale, e al centro di questo viaggio c’è il profondo legame tra nonni e nipoti. Un legame speciale, che non si limita al rapporto familiare, ma diventa uno strumento educativo e di trasmissione culturale. I nonni, con la loro saggezza e le loro esperienze di vita, sono i custodi di tradizioni, valori e insegnamenti che rischiano di perdersi nel ritmo frenetico della vita moderna. Grazie a questo progetto, abbiamo potuto dare voce a questi testimoni privilegiati del passato, creando un ponte tra le generazioni.
Il cuore del progetto è stato il lavoro in classe, dove i nipoti, guidati dagli insegnanti, hanno avuto l’opportunità di ascoltare e registrare le storie dei loro nonni, rendendo vivi quei racconti che spesso vengono tramandati solo oralmente. Questo esercizio di ascolto attivo ha permesso ai ragazzi non solo di conoscere meglio la vita dei loro nonni, ma anche di riscoprire il valore delle tradizioni familiari e culturali. In un’epoca in cui la tecnologia e la modernità sembrano dominare, abbiamo voluto insegnare ai nostri studenti l’importanza di prendersi il tempo per fermarsi e ascoltare, di riscoprire il dialogo tra le generazioni e di valorizzare quel patrimonio immateriale fatto di storie, memorie e insegnamenti.
Le storie raccolte non sono semplici racconti, ma testimonianze vive di un passato che parla di fatica, gioia, sacrificio e cambiamento. Attraverso i racconti dei nonni, i nipoti hanno potuto entrare in contatto con un mondo fatto di usanze, tradizioni, dialetti e piccoli gesti quotidiani che oggi rischiano di essere dimenticati. Il progetto ha permesso di rendere tangibile l’importanza di preservare queste radici, poiché è proprio attraverso la comprensione del passato che si può costruire una solida identità nel presente.
In classe, abbiamo lavorato non solo sulla raccolta delle storie, ma anche sulla riflessione critica di quanto appreso. Gli studenti sono stati incoraggiati a confrontare le esperienze dei loro nonni con la propria realtà, scoprendo le differenze ma anche i punti di continuità che uniscono il passato al presente. Questo processo ha favorito una maggiore consapevolezza dell’importanza delle tradizioni, non solo come memoria statica, ma come patrimonio dinamico da trasmettere alle future generazioni.
Il progetto ha dimostrato come il rapporto tra nonno e nipote possa essere un terreno fertile per lo scambio culturale e affettivo. I nonni, con i loro racconti, hanno offerto ai nipoti una chiave per comprendere il proprio passato familiare e collettivo, mentre i nipoti, con il loro ascolto e interesse, hanno mostrato come le storie di vita possono essere non solo ricordi, ma vere e proprie lezioni di vita.
In conclusione, questa iniziativa ha valorizzato il legame profondo tra le generazioni, trasformando un semplice dialogo familiare in un’occasione educativa e culturale. Attraverso le storie raccolte, abbiamo celebrato la continuità tra passato e presente, dimostrando che le radici del nostro futuro risiedono proprio nei racconti e nei valori trasmessi dai nostri nonni.
Le insegnanti Rosalba Puoti, Sabrina Gemini, Antonella Gentile.
Introduzione Dott.ssa Giovanna Diana,
Dirigente Scolastico I.C. Pio Fedi
“Io credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente”.
La Freccia azzurra, Gianni Rodari
La pubblicazione “Favole al telefono”, realizzata dalla Scuola Primaria Giorgio Mauro Schirripa, è il frutto di un lavoro appassionante di ricerca di storie, favole e leggende del passato e del presente, che ha piacevolmente coinvolto nonni, alunni, genitori e insegnanti. Favole al telefono comporta sicuramente un doveroso richiamo al celebre libro del maestro Gianni Rodari, il cui protagonista, ragionier Bianchi, in viaggio per lavoro, ogni sera alle nove in punto, racconta per telefono una storia della buonanotte alla figlia. Questo progetto promuove la lettura avvicina i giovani al mondo del libro, attraverso la scrittura, rendendoli protagonisti attivi insieme ai nonni e riconoscendone il valore del legame che si instaura e rafforza.
Penso che il naturale interesse e la curiosità che le favole, i racconti di vita ai tempi passati, i segni e le leggende dei luoghi d’infanzia, tramandate di generazione in generazione, hanno sempre custodito l’esigenza di stabilire un nesso tra il passato e il futuro. Con questo progetto si riconferma e valorizza una continuità comunicativa tra generazioni.
Favole al telefono è un viaggio alla scoperta dei tempi passati, un efficace mezzo di comunicazione attraverso le emozioni, ma anche la fantasia. Complimenti al Comune di Viterbo, a tutti gli alunni, al contributo narrativo dei nonni e al lavoro delle coordinatrici: le insegnanti Puoti Rosalba, Simeone Valentina e Gemini Sabrina.
Buona lettura.
Chiara Frontini
Sindaca della città di Viterbo
“Accolgo con entusiasmo la realizzazione del progetto “Favole al telefono” perché credo fermamente che le tradizioni vadano sempre ricordate e tramandate di generazione in generazione; solo così si mantiene sempre vivo il ricordo e la memoria dei tempi passati.
Viterbo, che mi pregio di rappresentare come prima cittadina, vive di storia e di tradizioni e sapere che attraverso questo progetto ho l’opportunità di avvicinare il passato al presente mi rende felice.
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